Buona camicia a tutti: GIVE US BARABBA – Sadomasokissme

Give Us Barabba - Sadomasokissme

Io non riesco a distogliere lo sguardo.

Dopo un tour coi Nanowar of Steel che li ha visti suonare al Qube a Roma (locale che ogni venerdì ospita il Muccassassina), i Give Us Barabba pubblicano il loro secondo album.

Non so se questa loro “amicizia” basti ad inserirli nel filone del metal demenziale o parodico che dir si voglia, ma di sicuro il genere suonato dal gruppo veneto è quanto meno ironico. Lo sono più che altro i riferimenti alla cultura pop (o trash) italiana che arricchiscono il loro hard rock dagli spunti progressive. Sul precedente Penis Barbecue si trovava per esempio un estratto della nota pubblicità di Maurizio Costanzo: “E se va bene a me, buona camicia a tutti!”. Su Sadomasokissme questo giochetto si fa forse più colto, diventando quasi metamusicale con My Review “Sax”, una delle migliori canzoni dell’album. Le citazioni di famose melodie o le finte registrazioni fuori campo si fanno frequenti. Lo scopo forse derisorio viene raggiunto anche attraverso la giustapposizione di stili a volte stridenti. I motivetti di Spider Banana (Phoneutria Nigriventer), per esempio, sono incredibilmente catchy nonostante la canzone abbia alcuni tra i passaggi più pesanti dell’LP. Così come in The Troubled Story of Boris Becker’s Balls un simil-reggae e l’hard rock si susseguono violentemente, seguiti da un ponte cantato in growl.

Tirando le conclusioni, personalmente preferivo l’uso più massiccio del sassofono e le coordinate più metallare di Penis Barbecue, ma questi sono gusti personali. Sadomasokissme può essere considerato migliore da un punto di vista formale. I passaggi al suo interno sono decisamente più scorrevoli rispetto al debutto, ma molte volte si produce comunque quell’effetto teorizzato dal buon Charles con il nome di bububu. Fatto sta che l’album è sicuramente divertente, e non si sente, per esempio, quel senso di stupidità che trasmettono i Nanowar of Steel o gli Atroci – per quanto qualcuno li possa trovare piacevoli, soprattutto in sede live. (Edoardo Giardina)

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