HELLFEST: Blashyrk bruciato dai fanatici religiosi, la storia che commuove il web

Un paio di giorni fa, a Clisson, in Francia, il luogo dove si tiene l’Hellfest è stato vandalizzato da alcuni fanatici religiosi, che si sono certamente guadagnati il paradiso compiendo la valorosa impresa di spaccare cose a caso e inoltre scrivere con la bomboletta sui muri, gesto che personalmente ho sempre ritenuto molto intelligente, così in generale. Anzi, visto che è capitato il discorso, ci tenevo a mettervi al corrente dell’enorme stima che provo verso chi scrive sui muri con le bombolette. Ho sempre ritenuto che siano tutti persone molto brillanti, in gamba, e meritevoli di un arco di trionfo apposito sulla via Tiburtina in fondo vicino al McDonald, dove ci sono le mignotte. Pensate quanta simpatia possa avere per questi tizi che non solo sono, di base, nemici del vero metal; sono pure una specie di fanatici religiosi black bloc, una combo che già da sola varrebbe il costo di un lanciafiamme con cinque-sei ricariche belle pronte; ma scrivono pure sui muri con quelle cazzo di bombolette, e scrivono VADE RETRO SATAN, uno strafalcione al livello dei testi dei Dark Funeral. Ci hanno disegnato pure il Sacro Cuore, così Satana l’anno prossimo ci pensa due volte prima di manifestarsi all’Hellfest come ha fatto durante i Black Sabbath l’anno scorso. Capito che soggetti? Potrebbero organizzarsi in qualche cellula armata clandestina che lancia bombecarta nel nome di Gesù. Potrebbero chiamarsi, non so, Panzer Division San Giuseppe o qualcosa del genere; si accettano suggerimenti.

Ma la cosa più grave è che questi cani infedeli hanno bruciato Blashyrk! Ne avevo parlato nel report dell’anno scorso: Blashyrk era un enorme corvo posto su un’alta pedana più o meno al centro dell’area concerti, che veniva usato come punto di riferimento e di ritrovo. Il nome gliel’ha dato Michele Romani, quindi è così. Blashyrk era il crudele corvo nero che sorvegliava le anime dei morti, ma questi quattro traditori dell’acciaio lo hanno ridotto in cenere e per questo verranno scuoiati vivi e i loro corpi agonizzanti cosparsi di sale ogni giorno fino al Ragnarok, in cui finalmente bruceranno, mandando le loro anime nell’Helheim a fare il gioco della saponetta nello spogliatoio del Milan per l’eternità. Noi non abbiamo parole adeguate per esprimere il senso di vuoto che proviamo; ci affideremo all’immagine: 

Di seguito alcuni estratti dei comunicati che trovate sulla pagina fb dell’Hellfest:

Nella notte tra sabato 2 e domenica 3 maggio, alcuni individui si sono introdotti nel sito dell’Hellfest. Ancora una volta, il festival è vittima di attacchi di gruppuscoli cattolici, ma ora dalle parole sono passati ai fatti! […] Stamattina abbiamo trovato molti danni: vandalismo e graffiti su sculture e contenitori, distruzione di varie strutture e aree verdi (tra le scritte, ‘J-47: primo avvertimento’, ‘Vade retro Satan’ etc).

Il nostro corvo e una parte dei camini dello Hell City Square (dove c’è il mercatino, ndbarg) sono ridotti in cenere. Hanno sigillato le guaine dei cavi elettrici e hanno tagliato i tubi dell’acqua. […] Vi chiediamo di non compiere ritorsioni con la comunità cattolica. Questi attacchi vengono da alcune minoranze, e sarebbe ingiusto associare questi atti all’intera comunità cattolica.

Chiudono assicurando che tutto ciò non influirà sulla puntualità e buona riuscita del festival, e dicendo di non voler parlare troppo sulla vicenda; e difatti non ci sono molti altri dettagli da dare. La prossima volta che avrete un boccale in mano alzatelo a Blashyrk, il punto di ritrovo più grim & frostbitten di tutti i tempi. (barg)

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