DEAD CONGREGATION – Promulgation Of The Fall (Martyrdoom)

409651Apriti Inferno! Era dal lontano 2008 che attendevo un nuovo lavoro a nome Dead Congregation. Sono passati infatti sei anni da quel Graves Of The Archangels che all’epoca mi spettinò le sinapsi ed ora finalmente posso nuovamente adornare le mie preghiere domenicali con una colonna sonora adatta. Per chi non li conoscesse, i Dead Congregation sono una band greca dedita al death metal che più mi piace: oscuro, catacombale e contaminato con il doom senza tuttavia perdere di vista la furia tipica del genere. Promulgation Of The Fall ripercorre (manco a dirlo) le orme del predecessore: apre le danze uno dei pezzi migliori del lotto, Only Ashes Remainun po’ come farsi travolgere da una mandria di caproni inferociti e sbavanti sangue. Dall’incipit in poi il disco è tutto un tripudio di santi sventrati, crocifissi usati come sturacessi, Gesù Cristi appesi con angolazioni tali da far vomitare un geometra e death metal, tanto death metal. Blast beat, riff sparati a mille che si sciolgono in parti atmosferiche (vedasi la title-track) così oscure ed asfissianti che vi dovrete comprare il Ventolin.

Più di una volta ho sostenuto come, a mio parere, il mercato death metal necessiti di una sfoltita di quelle migliaia di act inutili e insipidi, e d’altro canto ogni volta che esce un disco come questo vengo colto da convulsioni mistiche e orgasmi multipli. L’ennesima dimostrazione che, se hai le palle, non serve che perdi tempo a sforzarti di inventare qualcosa. Qui Satana si sente benissimo, anzi giurerei che il produttore sia proprio lui. Uno dei dischi dell’anno per quanto mi riguarda. John McEntee approves.

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