All Cops Are Bastards (le ristampe dei THE EXPLOITED)

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Non lo dimenticherò mai. Era il giorno dopo Pasquetta. L’ultimo giorno delle vacanze pasquali prima di tornare a scuola. Quarta liceo scientifico P.N.I., il che significa imparare a programmare e fare meno italiano e più matematica rispetto ad uno scientifico normale.
Era il giorno dopo Pasquetta e io guardavo Dragon Ball, mia madre lavava i piatti e io dovevo fare molti compiti perché giustamente non avevo fatto una mazza per tutta la settimana. In particolare dovevo fare una tavola per Educazione Artistica, tavola che alla fine non feci mai.
Ad un certo punto citofonano. Io rispondo. Sono poliziotti. Mi chiedono di scendere. Io scendo. Due volanti della Polizia, quattro poliziotti. Cercano un certo Nome Cognome. Nome e Cognome sono i miei. Nome Cognome sono io. Tra l’altro questi pezzenti non avevano il mio numero civico quindi si sono fatti tutta la via in cui abito chiedendo di me, quindi tutto il vicinato sa che probabilmente sono nella merda, e tutto il vicinato comprende anche due zii e mia nonna. E considerate che in un paese piccolo e del cazzo come il mio già avere i capelli lunghi ti incasella come drogato facinoroso dei centri sociali.

Mi consegnano un foglio. Si prega il signor Nome Cognome di recarsi urgentemente SUBITO in orario antimeridiano presso il dipartimento DIGOS della città di. ‘Subito’ scritto così, grassetto e caps lock. Urgentemente SUBITO. Mi finisce il cuore nel culo. A tanto così dall’avere un prolasso cardiorettale.
La prima cosa che faccio è telefonare a quel dipartimento che tanta ansia mi procurava. Ci sono alcuni che vedono una persona in divisa e si sentono più sicuri. Io sono uno di quelli che solo a sentire la parola polizia comincia a sudare freddo. Gli chiedo cosa significa tutto ciò. Il tizio risponde: domani mattina devi venire qua, per forza. Antimeridiano significa mattina. Gli dico che so cosa significa antimeridiano, volevo informazioni un po’ più di sostanza. Ragazzo, ti dobbiamo parlare, ma tu sta tranquillo, e vieni domani eh.

Mia madre si sente male e va a stendersi sul letto. Così, senza dire nulla. Io comincio a pensare a qualsiasi stronzata fatta negli ultimi tempi. Qualsiasi. Da quelle serie a quelle più stupide. Avevo completamente imbrattato una panchina con un indelebile nero tipo VIVA LA FREGNA MANNAGGIA LA MAD**NA. Da anni telefonavo quasi una volta a settimana ad un tizio chiamato rag. Fantozzi per fargli le pernacchie al telefono. Ancora lo faccio, tra l’altro. Il professore di Religione mi aveva messo una nota sul registro e io ci disegnai vicino tanti cazzetti che sborravano felici. Io e Luigi una volta andammo in una chiesetta su una montagna e disegnammo con lo spray tutti pentacoli e croci rovesciate. Su un muro di quella chiesa il prete aveva fatto attaccare una targa che diceva chi scrive sui muri è stupido oltre che vandalo, e io e Luigi lo riempimmo di frasi tipo VIVA LA FREGNA MANNAGGIA LA MAD**NA.

ACAB-02Una volta telefonammo in diretta ad una trasmissione televisiva con Gigione, il famosissimo cantante. Praticamente tu gli chiedevi una canzone del suo repertorio e lui la cantava in playback. Il mio amico gli fece i complimenti e poi gli chiese se poteva cantare Satisfaction dei Rolling Stones. Gigione cominciò a dire cose tipo eh mi dispiace non posso perché non c’ho la tastiera collegata, e il mio amico sbotta con un E ALLORA VATTENE AFFANCULO MANNAGGIA LA MAD**NA. E la telefonata viene interrotta, Gigione chiede scusa e dice che avrebbe sporto denuncia. Davanti la chiesa principale della mia città io e Antonio scrivemmo con un pennarello rosso PRETE PELO DEL CAZZO TI FUMI I TUOI PELI ANALI. Venne la polizia, cancellarono tutto, incredibile, in mezz’ora avevano ripulito.
Più tardi, pesavo già tre chili di meno, mi vedo con la mia fidanzata dell’epoca e le spiego tutto, le dico di sentire i nostri comuni amici agli arresti domiciliari se per caso, per errore, per sa il cazzo cosa, così, non hanno mica fatto il nome mio mentre se li inculavano neanche tanto metaforicamente. Lei mi assicura che nessuno aveva fatto nomi, che infami non ce ne sono. Tutti muti. Che i loro domiciliari se li sarebbero fatti tutti, senza sconti. Sud Italia style. Omertà = RISPETTO.

policeRincuorato torno a casa, e c’è mio padre. Mi dice, serissimo: se hai fatto qualche stronzata, qualsiasi stronzata, dimmela subito perché tanto la scopro domani. Allora tu mi dici che cazzo hai combinato così cominciamo a pararci il culo, e poi ce la vediamo io e te, mannaggia la Mad**na.
E io dico: papà, ti giuro, non ho fatto niente. LA FACCIA COME IL CULO.
La notte piango. Sono nel letto e piango. Penso alla galera. Chiedo scusa alla Madonna per averla citata invano, ma non è neanche completamente colpa mia, dalle mie parti la Madonna è particolarmente sentita. La si bestemmia appena ci si sveglia, quando si è felici, quando si è tristi, se le cose vanno bene, se vanno male, se vanno così così, se piove, se fa caldo. Anche quando ci si saluta, eeeh come stai mannaggia la Mad**na. È un fatto culturale.
La mattina dopo io e mio padre ci presentiamo presso la sezione Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali, mortacci loro ora e sempre. Aspettiamo qualche infinito minuto nel corridoio, poi ci fanno entrare in una stanza. C’è un maresciallo, o quello che cazzo è, mortacci sua, seduto dietro una scrivania stracolma di fogli e cartelle. Appeso ad un muro c’è un tabellone con tutte foto di ragazzi attaccate con delle ponesse. Tipo telefilm. Il 90% sono più o meno miei coetanei e li conosco tutti. Siamo tutti sorvegliati, penso. Questi sembrano mezzo rincoglioniti e invece sono furbi, aspettano il momento giusto per incularci fortissimo. Da quanto ci controllano? Mesi? ANNI?

Io e mio padre in piedi di fronte al maresciallo. Dice: Allora, tu sei Nome Cognome. Confermo. Dice: Ti chiedo scusa ma ci siamo sbagliati, non cercavamo te ma questo tuo omonimo. Mi fa vedere la foto di un coglione in uno stadio mentre sta per lanciare un sasso dagli spalti.
All’inizio c’è incredulità. Meraviglia. Stupefacenza. Mio padre riprende colore e si incazza come una belva contro il maresciallo che balbettava scuse. Non mi ricordo di preciso questa fase perché nel frattempo io volteggiavo in aria, non toccavo terra, come Mr. Bison. Era incredibile. Cercavo a stento di trattenere un sorriso da BUCIO DE CULO, e intanto pensavo grazie Dio, ti ringrazio, cambierò Dio te lo giuro grazie mannaggia la Mad**na puttana troia zoccola di una Mad**na ladra bocchinara Dio grazie grazie grazie.

Comunque la Nuclear blast ha annunciato la ristampa tre disconi dei The Exploited (The Massacre, Beat the Bastards e Fuck the System), con l’aggiunta di bonus dvd con performance live (a quanto pare fatti un po’ col culo ma è giusto così).

Sempre e comunque ACAB.

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