Sporche bestie infami

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Vi abbiamo già parlato di Ramone. Chi è Ramone? Ramone è il cane del nostro amico Luciano, un soggetto un po’ losco con cui usiamo passare il tempo. La bestia in questione, come il nome fa intuire, è stata addestrata alla totale disobbedienza e mancanza di regole anarcopunk. Non è molto sveglio, però tiene la cazzimma. Tra le sue numerosissime (issime) prodezze ricordiamo:

1-l’essersi mangiato un pezzo di muro vicino alla porta perché il padrone era uscito e lui non voleva stare a casa. Quindi, avrà pensato, se mi mangio il muro poi esco e raggiungo il mio padrone.

2-l’avere orinato sulla gamba di un amico di Luciano che aveva paura dei cani. Ramone l’ha percepito e, per sfregio, gli ha pisciato addosso. Il guaio è che era il giorno della laurea del suddetto Luciano e il tizio era venuto apposta da Torino con quel solo paio di pantaloni, quindi ha dovuto lavarli e asciugarli col phon in fretta e furia. La macchia si è tolta ma la puzza è rimasta durante tutta la festa di laurea.

3-la soprannaturale capacità di rimpicciolirsi ed entrare dappertutto, specie dove proprio non dovrebbe entrare. Del tipo che se tu chiudi la tua stanza e abbassi completamente la tapparella della finestra (che dà sulla veranda) lasciando solo due centimetri due per cambiare aria, poi riapri la stanza e te lo ritrovi sul letto; con una faccia colpevole che ti fa capire che per qualche motivo il superpotere lui ce l’ha solo per entrare, ma non per uscire.

4-la simpatica abitudine, ora fortunatamente passatagli, di rubare gli occhiali alla gente. Del tipo che tu stavi tranquillo per i fatti tuoi, in piedi, e di colpo tutto il tuo campo visivo era occupato dalle sue fauci spalancate. Durava tutto una frazione di secondo, dopodiché non avevi più gli occhiali.

eccetera. Gli vogliamo tutti molto bene, però se Ramone avesse i pollici opponibili dovrebbe accendere ogni giorno un cero alla Madonna per non essere finito a Green Hill (e ha rischiato seriamente di finirci, e non è detto che un giorno non ci finirà). Ma noi di Metal Skunk siamo tutti molto amanti di queste sporche bestie infami. Non c’è un vero motivo, perché se ci pensate si tratta di esseri lerci e puzzolenti che passano il tempo a leccarsi i testicoli sul tuo divano e che sovente mangiano i propri ed altrui escrementi. Però che ci volete fare. Io per esempio coi cani divento scemo. Inizio a rotolarmi per terra pure io e comincio a fare cuccicù come di solito si fa coi bambini piccoli. Abbiamo già abbondantemente parlato dei due chihuahua di Charles Buscemi, uno (Richelieu) talmente gonfio di odio per l’umanità che se fosse un disco sarebbe una raccolta di GG Allin con Charles Manson alla batteria; l’altra (Milady) dolce e coccolosa con quegli occhioni grandi e tristi che ti viene da mettertela in tasca e scappare via così che nessuno possa più venire a riprendersela. Entrambi mi hanno cacato nell’ingresso di casa, con la differenza che Milady ha, diciamo, aiutato a pulire. Poi c’è l’ottimo massimo Matteo Ferri, che tiene tre cani: un maremmano, un rottweiler e un pastore tedesco. Non ho mai visto queste tre bestie, quindi l’unica cosa che so di loro -perché me lo ha detto il Ferri- è che il pastore tedesco è scemo. Capita: anche Ramone, purtroppo, non è un fulmine di guerra; però fa parte del loro fascino, diciamo. En passant citiamo pure Nunzio Lamonaca, il quale ha avuto per due giorni (…) un cane di nome Charlie, che lui giura si chiamasse così in onore dei vietcong.

Tutto questo per dire che è uscito il nuovo video ufficiale degli Psychostick (gruppo definitivo di cui abbiamo parlato qui e qui) chiamato Dogs Like Socks. Dura un minuto e se non avete mai avuto cani in giro per casa non apritelo neanche, perché non capireste l’umorismo. (barg)

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