KATATONIA // ALCEST // JUNIUS @Orion, Ciampino 21.11.2012

I Katatonia li ho visti già un paio di volte, e negli ultimi anni non li ho seguiti moltissimo. Oltretutto il concerto è a Ciampino, non esattamente dietro casa: sarebbe stata una tranquilla serata di rilassamento davanti alla Champions League se non fosse che di spalla ci sono gli Alcest, e sia io che Charles Buscemi non abbiamo alcuna intenzione di perderceli. Mi passa a prendere alle 8.30 con Destiny degli Stratovarius a palla nello stereo (bisognerà pure tirarsi un po’ su prima che i Katatonia cerchino per un’ora e mezza di convincerti a suicidarti) e arriviamo puntuali alle 21, ora in cui avrebbe dovuto iniziare la band di Neige. Le porte dell’Orion sono ancora chiuse, e ci vorrà un’altra mezz’ora prima che tutto sia pronto e inizino gli Junius, gruppo bostoniano con pantaloni attillati e frangettoni. Il loro post-qualcosa è molto stiloso e all’ultima moda, ma mi sono venute due carie per colpa delle loro dolci e zuccherose melodie. Invece di parlare di cuori infranti, potrebbero parlare di denti cariati. Inoltre si sente malissimo: forse a causa dei problemi iniziali, non si è avuto tempo per fare un buon soundcheck e l’acustica ne risente pesantemente. Un peccato, perché di solito l’Orion ha un’ottima resa sonora.

Dopo una mezz’oretta di lamenti e lagnanze, gli Junius abbandonano affranti la scena e lasciano spazio agli Alcest. Parte Autre Temps, e dalla risposta del pubblico ci rendiamo conto che non siamo gli unici a essere venuti principalmente per loro. L’attitudine dei francesi è diversissima rispetto a quella degli Junius, che hanno un retroterra diverso: tanto questi ultimi sembravano pronti per una scampagnata emo a piazza del Popolo, tanto gli Alcest ostentano il loro retaggio black metal, quantomeno esteticamente. Neige è uno dei pochissimi personaggi peculiari del metal degli ultimi dieci anni, con un curriculum di tutto rispetto che vanta anche Peste Noire e Forgotten Woods come emblemi di un’ortodossia passata. Oggi l’acustica lo penalizza, specie nella voce pulita, quasi indistinguibile tra il ronzio delle chitarre e il volume inumano della batteria: ma non ti fai molti problemi quando parte Là Où Naissent Les Couleurs Nouvelle, seconda traccia dall’ultimo, bellissimo, Les Voyages De L’Âme. L’apoteosi è però Souvenirs D’un Autre Monde, unico estratto dal debutto: a conti fatti, si può dire che sono andato fino a Ciampino quasi solo per sentire Souvenirs D’un Autre Monde. Purtroppo non c’è spazio per molto altro, a parte le insinuazioni di Charles sulla sessualità ballerina dei francesi in generale e degli Alcest in particolare: concludono l’esibizione Percées de Lumière (dal -per me- bruttino Ecailles de Lune) e Summer’s Glory, che vabbè. Toccherà vederseli per bene in una data da headliner, chissà dove, chissà quando.

I Katatonia attaccano a suonare dopo un cambio-palco che allunga ulteriormente i tempi, facendo piovere bestemmie dall’udienza. Nell’attesa avevano messo su gli Slowdive, che saranno anche tanto bellini, ma fa specie pensare che per decenni i dischi più gettonati durante i cambi-palco dei concerti metal erano tipo Highway To Hell o Blizzard of Ozz, e non credo che a nessuno sarebbe mai venuto in mente di mettere gli Slowdive che pure all’epoca esistevano già. Insomma, i Katatonia: era un po’ che non vedevo Jonas Renkse dal vivo e non sapevo che nel frattempo avesse ingoiato una lavatrice. Gli altri sono tutti in perfetta forma però, e partono subito con l’opener dell’ultimo Dead End Kings. Le canzoni degli ultimi dischi passano una dopo l’altra e la gente sembra assai fomentata. C’è un tizio davanti a noi vestito come ad un concerto di Vasco (avrete sicuramente presente il tipo di soggetti) che urla e strepita e batte le mani come se sul palco ci fosse Bruce Springsteen che canta Born In The USA invece che cinque svedesi che da vent’anni vanno girando a sostenere che la vita è una merda, perdipiù con un cantante a forma di frigorifero. Il mio primo sussulto è durante Teargas, più o meno a metà della scaletta. Subito dopo ripescano Strained e Deadhouse, da Discouraged Ones, e poi basta. Cioè, niente Murder. E ok, io sono venuto giusto per vedere gli Alcest, ma quantomeno Murder me l’aspettavo. Lo sconforto è tanto, un’ora e mezza di Katatonia è pesante per tutti (specie quando non ti fanno più di qualche briciola dai primi dischi) e mi viene voglia di risalire sulla macchina di Charles a sentire gli Stratovarius. Fra tre giorni su quello stesso palco ci saranno Luca Turilli e Chris Bay a scacciare via i brutti pensieri; forse sarà lì che troveremo la redenzione.
(barg)

22 commenti

  • avrei dovuto andare al concerto di milano. poi ho pensato che gli Alcest avrebbero suonato poco e con suoni pessimi, mentre i Katatonia dal vivo appallano un po’. forse è per questo motivo che Renske ha deciso di diventare una palla egli stesso…

    complimenti per il tuo giudizio sull’ultimo Alcest. anche per me è un bel disco!

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  • sergente kabukiman

    non tutti i francesi so ricchioni..la osmose è francese cazzo!

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  • Forse Renske visto che la vita è una merda avrà pensavo bene di trovare consolazione nel cibo ;-)
    no, questa è musica da cuffie in camera, o al massimo da auto di notte, mentre cerchi un palo su cui schiantarti :-P
    molto poco adatta a un concerto..

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  • Cioè… gli Alcest nemmeno gli strumenti possono accordare ai Katatonia, non scherziamo.

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  • Io non sono d’accordo con tutta questa negatività sui Katatonia. Se non ti piacciono non farci un articolo così penalizzante. Io ero lì, e tutto questo disappunto non l’ho visto nelle persone intorno a me. Sono d’accordo che gli Alcest siano stati un po’ penalizzati dall’acustica, però se il concerto era dei Katatonia, e gli Alcest erano solo la spalla, non vedo perché dire “la spalla meritava ma è stata sminuita, poi loro una palla mortale per un’ora e mezza” a sto punto non venirci proprio!
    Lo sconforto di cui parli avrà riguardato solo te, perché in giro non c’era. E nessuno si è lamentato del fatto che un’ora e mezza fosse pesante. Alla fine del concerto, ci ha raggiunti un tipo con altre persone che è pure venuto a dirci “Continuate a fare casino, chiamateli! Magari tornano e ci fanno il bis!”
    Poi, scusa tanto, ma se il gruppo suona da più di vent’anni, che senso avrebbe suonare “più di qualche briciola dai vecchi dischi” se nel frattempo hanno pubblicato ALTRI dischi e magari tendono a suonare quelli per potersi fare pubblicità?

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    • il fatto è che i Katatonia li abbiamo visti mille volte dal vivo e uno spera sempre che ti facciano qualche pezzo da BMD… cmq sono stati precisi come sempre

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  • Gli alcest finiscono con Souvenirs, anche se Percees è un pezzo della Madonna.

    Dei Katatonia mi piacciono tutti, tranne l’ultimo che fa due palle quanto un melone

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  • I Katatonia non suonano Brave Murder Day da tempo immemore (E non potrebbero nemmeno farlo perché non possono portarsi dietro Akerfeldt per cantare solo 3-4 canzoni).
    “da vent’anni vanno girando a sostenere che la vita è una merda” su questa grezza non commento nemmeno.
    I Katatonia sono stati fantastici, così come gli Alcest e (inaspettatamente) anche gli sconosciuti Junius non sono stati male.
    Più che altro la scampagnata emo credo ci sia stata all’Orion, vedendo quanti ce n’erano.
    Si può dire che sono d’accordo con questa recensione solo sull’affermazione “Toccherà vederseli per bene in una data da headliner, chissà dove, chissà quando.”

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  • Alcest penalizzati molto dal mancato check….basso e batteria a cannone….e la cosa bella è che quel malesiano del cazzo si è anche alzato il volume dal suo ampli a meta’ concerto….ma credo che la prova vocale di Neige rispetto a tanti altri live sia stata piu che buona….Katatonia in alcuni frangenti mosci e sottotono..putroppo è dura riproporre i suoni digitalizzati e perfetti riproposti dal disco….e poi che dire di Renkse e le sue molteplici stecche ? a malincuore…spero di vedere Alcest live all’Orion da Headliner la prossima volta…peace..

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  • siamo stati tra i pochissimi a fare il report di questa data e quindi sono arrivati qui molti utenti non abituali: a questi dico solo che non vorrei essere frainteso, perché sembra che il concerto non mi sia piaciuto o i katatonia non mi piacciano, cosa che non è. per quanto riguarda ‘murder’, fino all’anno scorso la suonavano abbastanza regolarmente (http://www.setlist.fm/stats/katatonia-7bd68258.html?year=2011), ad ogni modo la querelle tra ‘la band deve suonare quello che gli pare’ e ‘la band deve suonare quello che vogliono i fans’ è piuttosto complessa e alla fine varia a seconda di quanto ti piacciano gli ultimi album di ciascuna band, sostanzialmente. nello specifico, non credevo possibile che qualcuno andasse a vedere i katatonia sperando di non sentire suonare un pezzo da ‘brave murder day’ in favore di uno più recente, ma evidentemente mi sbagliavo e quindi ho fatto male a scrivere quella cosa.

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  • i primi li ho trovati piacevoli come sottofondo, niente più, cmq “molto trendy”. Alcest bene,scaletta corta ma intensa. Non me li aspettavo così gustosi dal vivo, e poi Neige è stato molto cordiale e disponibile con tutti quelli che volevano foto, autografi ecc. Katatonia invece delusione, i pezzi degli ultimi due dischi su cd mi piacciono, dal vivo mi hanno scassato il cazzo. Un po’ tutto il concerto mi ha scassato il cazzo, tranne i brani più vecchi che sono ben altra cosa, più vari e musicalmente interessanti. Anche io mi aspettavo un pezzo da BMD, ma forse se lo aspettavano solo gli over 30?
    Pubblico composto da molti ragazzini, in particolare ho notato diversi di loro in prima fila durante gli Alcest per poi allontanarsi appena i francesi hanno finito il concerto. Bah!
    A me l’Orion sta sulle palle, scomodo da raggiungere, rivoglio i concerti a Roma!!!

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  • suicidiodannato suma

    E ro anche io li ma, non mi sembra che i katatonia e i junius hanno suonato pietosamente .Poi è vero l’acustica non era un granchè. Anzi credo che la peggior figura l’hanno fatta proprio gli Alcest non si sentiva nulla e hanno ripetuto anche qualche brano. Poi per i Katatonia ci sono stati dei problemi tecnici all’inizio. Oddio a me non hanno scassato il cazzo poi vedere Jonas è sempre un’emozione e anche se fisicamente sembra un frigo ben venga. Poi che uno sceglie la propria sessualità etero o gay o quello che sia sono sempre affari suoi. Nel mondo del metal ci sono anche omosessuali e dovremmo essere di mentalità larga noi che ascoltiamo una musica che viene sempre etichettata come musica che incita al satanismo ecc ecc… Bello il concerto e figo Jonas poi i gusti so gusti DAI CAZOOOO!!

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