Anneghiamo nei ricordi col nuovo video dei JACK STARR’S BURNING STARR

Dall’omonimo album Land Of The Dead dell’anno scorso:

Con l’orologio fermo al 1986, quando tutto era più bello. Jack Starr alla chitarra, Rhyno alla batteria, e con comparsate di Ross The Boss e David Shankle: la forza scorre potente in loro.

21 commenti

  • Sto disco e’ da mesi che mi fa godere! Se i Virgin Steele facessero un disco che vale la metà di questo….

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    • a questo punto speriamo nella reunion. o in un supergruppo con defeis, starr, rhyno e ross the boss.

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      • E’ proprio necessario Defeis? Ormai e’ senza voce.

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      • mah, io li ho visti a bologna l’anno scorso e non mi sembrava per niente senza voce… esclusi un paio di falsetti inutili e anzi dannosi (massacrata the burning of rome)

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      • vero il leone ruggisce ancora. (poi i falsetti su the burning of rome e noble savage erano davvero osceni, però dopo aver sentito noble savage acustica sulla riedizione di age of consent, ho capito cosa voleva fare)

        comunque ha poco senso confrontarli, ormai i VS fanno praticamente un altro genere e black light bacchanalia è un gran disco

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  • mi sono emozzionato!
    comunque passano gli anni ma un cazzo di video che non ti faccia vergongare di perderci anche solo due minuti per guardarlo , manco per le balle

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  • ragazzi, amici, train, ciccio, arkady(o), sergente, vago, funambolo, fredrik, certain death, nunzio, antonio e tutti gli altri, commentatori & redattori, ho problemi grossi di cuore ed autostima me lo consigliate un cazzo di disco?non scherzo…fate un favore ad un fedele commentatore alcolizzato.

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    • un disco: il nuovo manowar. cinque altri a caso di cui credo di non aver mai parlato:
      falls of rauros – the light that dwells in rotten woods
      kylesa – static tensions
      woodtemple – the call from the pagan woods
      cage – supremacy of steel
      saturnus – for the loveless lonely nights.

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    • Diavolo, mi spiace… Non sono il più adatto a risponderti, è un periodo nel quale sto ascoltando pochi dischi nuovi, fino a un paio di giorni fa stavo a ruota con i nuovi Accept e Unleashed (usato sicuro) ma mo’ che è uscito il nuovo dei Manowar non riesco a sentire altro, sono felice senza motivo e mimo la batteria con gli arti nei contesti sociali meno appropriati. Poi ognuno ha i suoi dischi motivazionali, dipende dai gusti (anche se, a occhio e croce, una roba che si chiama ‘for the loveless lonely nights’ la lascerei dove sta, scusa Robé). Forever carry on.

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      • hai ragione, mi ero perso il passaggio dei problemi di cuore e ho citato i primi che mi venivano in mente. allora compà (lowfiles) prova l’omonimo dei kylahullut e bevi la vodka. mi dispiace che tu non conosca l’arioli, ascoltare i kylahullut con lui ti farebbe passare istantaneamente qualsiasi problema.

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    • Piuttosto che ascoltarti l’ultimo Manowar, ascoltati l’ultimo disco decente di Ross The Boss, è denial of death dei Brain Surgeon, è del 2006 ma a mio parere suona fresco, originale e americano quanto basta.

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  • sergente kabukiman non ti ringrazierò mai abbastanza, grazie ai terrificanti Oceano ho scoperto loro

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  • All hail ross the boss!
    Forse anche sto disco è meglio dell’ultimo manowar.

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  • quatrà, ringrazio commosso (anche se i biomecanichal, mi fanno, come diceva il nonno di Koccio, cascare i denti) e prometto di ascoltare tutto.
    anche se mi duole constatare, da vero false metaller quale sono, che, come al solito, in ogni cazzo di momento del cazzo nella vita i Depeche mi sono stati al fianco come nessuno.
    vi devo un quantitativo ingiustificato di birre, tanto prima o poi la magnata of the diabolical holocaust che diceva Barg si farà no?

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