Si stava meglio quando si stava peggio: Kaiadas eletto in Grecia

Tralasciando le formali questioni stilistiche e geolocalizzando il black metal degli esordi in un’area ben precisa della Scandinavia, è possibile muovere alcune osservazioni riconducibili alla notizia dell’elezione del bassista dei Naer Mataron al parlamento greco. Detto per inciso, diversi siti metal fanno passare la cosa come un fatto figo o, tutt’al più, divertente e questo è l’aspetto più inquietante di tutta la vicenda.


Ma torniamo agli sgoccioli degli anni ottanta. Qualcuno ha provato a spiegare se e quale fosse il legame tra l’estremismo di destra ed i primi gruppi black metal norvegesi : il crollo delle ideologie, la fine del comunismo, il muro di Berlino, la nascente globalizzazione, il timore dell’invasione di immigrati slavi. Tutti fattori causa di insicurezza, minaccia ad un benessere costruito dopo decenni di socialdemocrazia inattaccabile. Nessuno ha mai prestato particolare attenzione ad un’altra variabile: la stragrande maggioranza dei primi blacksters norvegesi non superava i diciotto anni di età. Non so quali siano le vostre esperienze scolastiche ma personalmente ricordo che, ai tempi del liceo, più o meno tre quarti della mia classe era in preda a deliri fascistoidi ed era solita tappezzare muri e lavagne di croci celtiche e svastiche di benvenuto ogni qualvolta ci fosse lezione di italiano col professore dalle dichiarate simpatie progressiste. Ecco, Alba Dorata, il partito del tizio greco di cui sopra, parla di insicurezza sociale, di difesa dei veri valori greci (del resto, lo stesso Platone aveva concepito l’Iperuranio come un lager per le idee riottose), di extracomunitari da tenere lontani minando le frontiere o pestandoli a sangue se sono già entrati, ma lo fa con quel linguaggio, con quelle modalità espressive tipiche dei liceali tirati in ballo qualche riga più in alto. Perché l’idea che, nel 2012, sia possibile dare vita a strutture sociali interamente autarchiche, impermeabili a qualsivoglia influenza esterna sarà pure graziosa e affascinante ma è una colossale stronzata e chi le propaganda o non è ancora uscito dalla fase adolescenziale oppure è rimasto talmente tanti anni in galera da aver subito un corto circuito tra età anagrafica ed orologio biologico. Insomma, si può essere estremisti di destra, di sinistra, ultrademocristiani o pescetariani ma qualsiasi chiacchiera rimane pura e semplice aria fritta se non si fanno i conti con la realtà. Per questo derubricare la notizia del bassista greco eletto al parlamento con un manipolo di neonazisti ad una curiosa news da folclore metropolitano, da servizio di Studio Aperto con le musichette del Benny Hill Show e le immagini di Auschwitz in sottofondo è veramente l’emblema dei tempi. Sarà ancora più interessante tornare sull’argomento tra un mesetto, quando Alba Dorata sfonderà abbondantemente il tetto del 10%. (Matteo Ferri)

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