Memorie di un fesso: CHIEDILO AL DR. OZZY (Arcana)

Sai, questo… questo è un caso molto, molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Sai, fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile.

In effetti quando uno mantiene un regime di droghe piuttosto rigido e tutto a un tratto smette può succedere che si ritrovi catapultato improvvisamente nella realtà e questo è un dramma per uno che della realtà ha avuto fino a quel momento una percezione tutta particolare. Si rischia di perdere quell’equilibrio che, a botte di alcol e droghe varie, si è faticosamente raggiunto. Questo è secondo me quello che più o meno è accaduto a Ozzy il quale, tra sitcom e apparizioni varie in pubblico, ci ha fatto capire in tutti i modi che non è più lo stesso di un tempo. Non voglio dire che l’Ozzy drogato fosse migliore dell’Ozzy ripulito perché, sai, se devi scegliere tra la vita e la morte e per caso scegli la prima te ne freghi un po’ di tutto il resto. Il dato di “fatto” ormai noto è che, dopo il rehab, il Madman sembra un vecchietto rimbambito. Devo dire che è molto più simpatico adesso (per quanto molto spesso riesca a rasentare la pura idiozia) pur avendo buttato alle ortiche quell’alone di satanica misticità. Ma ci sta: alla fine sei soltanto il cantante vivente più importante del mondo, potrai o non potrai fare e dire un po’ quello che ti pare? Noi che abbiamo avuto una monarchia di pupazzi non possiamo capirlo ma per un inglese l’essere accolto dalla Regina è un onore enorme e Ozzy ha addirittura cantato per lei. Dunque oggi che fa? Lui gioca, gioca con la sua nuova immagine, gioca coi mass media, gioca con noi e (perché no?) coi nostri soldi. Non lo fanno tutti del resto? La differenza è che lui lo fa senza alcun ritegno, spiattellandoci in faccia ciò che è diventato: il cantante più rincoglionito del mondo. Invece di farsi strumentalizzare dalla pubblicità ecco che si inventa un modo nuovo per fregarli tutti e per farci ridere di pancia. Perché dove sta scritto che il dio del metallo deve essere per forza depresso e sul filo del rasoio? E infine, del dare l’esempio ce ne è mai fregato qualcosa? I ragazzini degli anni ’70 non si drogavano di certo perché lo faceva Ozzy come è ovvio che i ragazzini di oggi non smetteranno di farlo perché lui si è disintossicato. E allora non ci resta che prenderla a ridere.

Chiedilo al Dottor Ozzy – Consigli dall’ultimo sopravvissuto del rock, edito da Arcana, è una raccolta più o meno liberamente tratta dalle rubriche settimanali che Mr. Osbourne teneva sul Sunday Times e su Rolling Stone. In questo compendio di follia il Madman dispensa consigli para-medici di ogni tipo. La sua scienza spazia dalla farmacologia (un vero esperto in questo settore) alle malattie più strane, dalle corrette diete alimentari agli amici stronzi, dal sesso ai cibi “esotici” (Se andate in Sardegna non ordinate mai il casu marzu. Si tratta di un formaggio infestato da larve vive. […] dovrete tenere la mano sul piatto mentre mangiate, altrimenti ve le ritroverete negli occhi e nel naso). Ma non solo, il libro contiene anche interessanti ricordi personali come quando si trova a rispondere al tizio che gli chiede come farsi dei tatuaggi da solo e racconta di quando era recluso nella Winson Green Prison di Birmingham per furto con scasso e non sapendo come passare il tempo un tizio gli fece un disegno del Santo sul braccio con una penna a sfera; o di quando a Sutton Park passò un intero pomeriggio a scrivere le lettere O-Z-Z-Y sulle sue nocche; o ancora come quel giorno in cui si fece delle faccine sorridenti su ogni ginocchio per darsi il buonumore quando era seduto sul cesso al mattino. A tutto ciò si aggiungano osservazioni personali che hanno del geniale, come quella sui bambini: “Ricordatevi, i bambini non sono molto diversi dalle rockstar. Danno in escandescenze se non hanno abbastanza da bere. Si sentono molto meglio dopo avervi vomitato sul tappeto nuovo e si cacano addosso più di una volta al giorno. Proprio come me per gran parte degli anni Ottanta”.

Ma lasciamo la parola al Principe delle Tenebre e ai suoi strani pazienti:

Caro Dr. Ozzy,
non riesco ad “andare” da dieci giorni e sto cominciando a preoccuparmi sul serio. Niente sembra in grado di sbloccarmi.

Di solito consiglio una tazza di caffè forte, ma sembra che tu abbia più che altro bisogno di un candelotto di dinamite. […] Personalmente, se soffro di costipazione chiedo alla mia signora qualcuna delle sue “pillole speciali per il pancino”. Sembra che ogni donna abbia una riserva di questa roba da qualche parte, anche se non lo capiresti mai dalle confezioni. Diciamo che sull’etichetta non c’è un enorme stronzo fumante. […] Fa’ attenzione però: una volta ne ho preso una manciata, pensando che non avrebbero mai funzionato e mi sono sbagliato di grosso. Due minuti dopo stavo scaricando circa dieci cenoni natalizi fuori dal mio posteriore. La cosa è andata avanti per giorni al punto che non capivo nemmeno da dove venisse fuori tutta quella roba. Era come se le leggi della fisica non funzionassero.

Caro Dr. Ozzy,
un nuovo libro sostiene che durante la grande peste di Londra del 1665, alla gente veniva detto di chiudere le proprie scorregge in un barattolo e di annusarle se si sentiva male. Hai mai provato a farlo?

Mi lascia sempre esterrefatto quello che la gente si faceva prima della medicina moderna. Ti immagini, mentre stai seduto sul divano con una tazza di tè e il giornale, e dici: “Cara, passami il barattolo, ho un po’ di mal di testa”?

Caro Dr. Ozzy,
ho notato che a letto con la mia ragazza non riesco a durare tanto a lungo come quando uscivamo assieme le prime volte. Ho paura che se non risolvo questa cosa, lei possa lasciarmi per qualcuno in grado di soddisfarla pienamente. Hai qualche consiglio?

Mandala da me! […] Quando si tratta di una ragazza fissa, è naturale che le cose si calmino un po’ col tempo. Aspetta di essere sposato: avrai fatto tutto in cinque minuti, mentre tua moglie continuerà a fare le parole crociate.

Caro Dr. Ozzy,
qual è il modo più gentile per far sapere a una ragazza che ha un cattivo odore, specialmente, come dire… lì sotto?

Prova a vomitare mentre fate sesso.

Caro Dr. Ozzy,
io e la mia ragazza stiamo parlando di matrimonio. Lei è meravigliosa, tranne che per un particolare: fa i peggiori pompini del mondo. È davvero terribile. Questa è una buona ragione per lasciarla e cercare un’altra moglie? Una vita di pompini mediocri mi sembra indegna di essere vissuta.

So che i pompini sono davvero belli, ma nella vita c’è anche altro. […] Puoi scaricare questa ragazza e finire con una fidanzata che fa pompini spettacolari ma che puzza come un merluzzo vecchio di tre giorni. Cosa ancora più importante, Miss Fellatio di tutte le Americhe potrebbe essere un insopportabile dito al culo. Perché non pensi a qualcosa in cui la tua ragazza è brava e ti concentri su quello?

Caro Dr. Ozzy,
dopo un anno con la mia ragazza ho finalmente capito che farmi le seghe mi piace di più che andare a letto con lei. È una cosa assurda? Dovrei dirglielo?

Ammettiamolo, è difficile battere il caro vecchio cinque contro uno. Tanto per cominciare, prima di darti da fare non devi portare a cena fuori la tua mano destra. Inoltre alla tua mano non importa se duri cinque minuti o cinque secondi. Ammetterlo davanti alla tua ragazza è però tutt’altra questione. Se è un po’ come mia moglie, te lo sconsiglio, a meno che tu non voglia prendere tanti calci nelle palle da non essere capace di schizzare più per i prossimi dieci anni.

Caro Dr. Ozzy,
sono abbastanza sicuro di avere un pene più piccolo della media e sto pensando di farmelo allungare con la chirurgia. È una buona idea?

I chirurgi plastici non sono riusciti a fare bene neanche la faccia di Micheal Jackson, perché vuoi affidare loro il tuo cazzo?

Amarcord da Metal Shock, agosto 2007:

Paolo Bianco: Quando è stata l’ultima volta che ti sei comportato come il principe delle tenebre che fa follie?

Ozzy: L’altra sera verso le undici, in stanza con mia moglie.

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