Cronaca vera: la Interscope paravento per un giro di coca

James Rosemond non è una bella persona. Il capoccia della Czar Entertainment non solo è stato il manager di alcuni celebri rapper come 50 Cent (che lo ha pure denunciato per aver prodotto un Dvd con materiale non autorizzato), cosa che già ne giustificherebbe l’incarcerazione a vita, ma era anche la mente dietro a un traffico di cocaina esteso a tutti gli States che utilizzava come copertura… Il servizio consegne della Interscope Records, label del suo nuovo protetto The Game, oltre che di pesi massimi come Eminem, U2 e Lady Gaga.

Stando a quanto riporta The Smoking Gun, il giro, sgominato dalla Dea dopo un anno di indagini, funzionava così:  i camion partivano dagli uffici di Los Angeles della casa discografica pieni della popolare sostanza ricreativa, arrivavano in uno studio di registrazione di Manhattan, dove la droga veniva smistata in tutta New York da spacciatori che rispondevano direttamente a Rosemond, e tornavano in California con il contante a bordo. Sia la coca che i quattrini venivano nascosti negli scatoloni che, teoricamente, avrebbero dovuto contenere i dischi. L’ex “Jimmy Henchmen”  – che già c’ha i cazzi suoi dato che è stato accusato di essere coinvolto nell’omicidio di Tupac Shakur – adesso è ospite delle patrie galere, gli è stata negata la cauzione e – se Lucifero vuole – si beccherà l’ergastolo.

Pare che nessuno alla Interscope fosse a conoscenza dell’ardita iniziativa imprenditoriale, che andava avanti da quattro anni, ma noi non ne siamo del tutto convinti. L’industria discografica è in crisi nera e in qualche modo bisogna pur arrotondare, no?

Ad ogni modo, per chiarire che non ho pregiudizi negativi nei confronti della scena hip hop, vi lascio con il video di un elemento di tale ambiente che personalmente stimo tantissimo, anzi, meda:

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