HELLOWEEN – 7 Sinners (SPV)

Siamo giunti ad Halloween e come ogni tradizione che si rispetti ecco arrivare nei negozi il nuovo album delle zucche di Amburgo! Da quando Grapow abbandonò la band nel lontano 2001 ne è passata tanta di acqua sotto i ponti, ed ora il“nuovo arrivato” Sascha è ormai un membro stabilissimo della band. Con il nuovo chitarrista gli Helloween hanno pubblicato ben 3 album in studio, un doppio live ed una raccolta a dir poco bizzarra uscita lo scorso inverno per celebrare i 25 anni di carriera della band. Questo nuovo 7 Sinners non è alla pari col il capolavoro Keeper Of The Seven Keys – The Legacy del 2005, ma ci mostra una band ancora in ottima forma ed ancora in grado di stupire e attirare l’attenzione dell’ascoltatore più incallito di power metal.
Certo, anche gli Helloween si sono adeguati al passare degli anni, ed hanno optato per un cambio di stile sicuramente di stampo più moderno e dinamico. Ma il loro trademark rimane comunque sempre presente in ogni loro pubblicazione. Se sono i maestri del power un motivo ci sarà, ed infatti basta inserire il cd nel lettore per farsi trasportare in sonorità a metà strada tra power tedesco ed americano, condito da sprazzi di heavy metal decisamente devoti alla scuola thrash.
Devo ammettere che la prima parte del cd è sicuramente quella più riuscita dell’intero platter: Where The Sinners Go, Who is Mr. Madman?, Raise The Noise sono degli ottimi esempi di quanto citato sopra. L’unica pecca è forse proprio il singolo, Are You Metal?, che non convince appieno. World Of Fantasy è Helloween al 100%, impossibile rimanere legati alla sedia. La successiva Long Live To The King ancora una volta mette in chiaro la direzione che gli Helloween hanno intrapreso, ed i risultati sono davvero ottimi. I toni si fanno più leggeri ma sempre brillanti con The Smile Of The Sun dove finalmente le zucche riescono a scrivere una ballad come si deve (visto che l’ultimo ottimo lento era If I Could Fly di 10 anni fa). Si torna poi a pestare duro con le successive If A Mountain Could Talk, e The Sage, The Fool, The Sinner, anch’esse in pieno stile Helloween con cori azzeccatissimi, doppia cassa a manetta e assoli di chitarra veramente convincenti, vero punto di forza di tutto l’album. Far In The Future sarebbe l’ultima song del cd, ma nella copia in mio possesso è presente anche la bonus track I’m Free: due ottime canzoni che hanno il compito di chiudere in bellezza un disco veramente ben riuscito, dove solamente il singolo non riesce a decollare.
Ovviamente gli Helloween non sono più quelli di venti anni fa, sarebbe stupido esserlo in effetti. Sono un gruppo che si è sempre voluto perfezionare con gli anni, sono gli ideatori del mio tanto amato power metal, ed è proprio per questi motivi che le zucche di Amburgo resteranno per sempre immortali. (Luca “Acey” Arioli)

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