Fuori dalla mia proprietà: Ted Nugent minaccia Obama

Però con le donne ci sa fare

Se pensate che Dave Mustaine sia un repubblicano intollerante e retrivo, significa che non avete mai seguito Ted Nugent. Da quando, alla vigilia della scorsa campagna per le presidenziali, definì Barack Obama “un pezzo di merda” che avrebbe dovuto “succhiargli il fucile”, il rocker di Detroit, vicino all’ultradestra del Tea Party, è diventato ospite fisso dei talk show conservatori più beceri. Questa volta però l’ha fatta talmente grossa da aver attirato le attenzioni del Secret Service (il dipartimento della Homeland Security che si occupa della protezione dei candidati alla Casa Bianca, quelli della storia delle mignotte in Colombia, per capirci), che non ha preso molto bene una sua recente sparata dove dà a intendere che se l’attuale presidente verrà rieletto a novembre è pronto a ucciderlo per difendere i valori della Grande Nazione Americana.

“Se non vi siete resi conto che il nostro governo si sta pulendo il culo con la costituzione significa che vivete sotto una roccia – ha dichiarato Nugent lo scorso 14 aprile alla convention della National Rifle Association, la potente lobby dei fabbricanti d’armi di cui è un grande sponsor – se Barack Obama viene confermato a novembre l’anno prossimo sarò o morto o in galera. Il nostro presidente, il nostro segretario alla Giustizia, il nostro vice presidente, Hillary Clinton sono dei criminali. Siamo patrioti e dobbiamo cavalcare nel campo di battaglia e tagliare le loro teste a novembre”.

E che diamine, non si può manco più scherzare

Negli Usa la gente tende a prendere tutto maledettamente sul serio, specialmente se lavora nel campo della sicurezza. Del resto sono pur sempre il paese dove prima che tu ci possa anche solo mettere piede ti danno da compilare un meraviglioso questionario contenente domande del tipo: “hai intenzione di commettere atti di terrorismo durante la tua permanenza?“; “hai mai commesso atti di violenza carnale sui bambini?” o, la mia preferita, “hai collaborato con le forze di occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale?” Che uno all’inizio è tentato di rispondere sì a tutte ma poi ti rendi conto che sei negli Usa, dove la gente tende a prendere tutto maledettamente sul serio. La prima volta che andai a New York, all’aeroporto mi fecero svuotare la valigia (era pure un 11 settembre) e trovarono delle salsicce, che intendevo recare in dono ai miei anfitrioni. Il funzionario della security mi chiese di che cosa fossero fatte, perché non è possibile introdurre alimenti a base di carne di maiale. Io, pensando di fare il simpatico, risposi che era “un’arma di distruzione di massa” e quello per poco non mi sparava in testa.

Allarmato da questa uscita il Secret Service ha convocato Ted e lo ha interrogato. Se dalle nostre parti siamo abituati a fare spallucce di fronte a gente che millanta di poter scatenare l’inferno con non mi ricordo quante migliaia di bergamaschi pronti a imbracciare il fucile, in America funziona in modo un po’ diverso. Tanto che su ‘sta storia si è sentito in dovere di intervenire addirittura Mitt Romney, lo sfidante di Obama alle prossime elezioni, che ha condannato “il linguaggio discriminatorio” e ha richiamato tutti “a comportarsi in modo civile”. Alla fine, fanno sapere gli agenti, “è stato tutto risolto” e “nessuna ulteriore iniziativa” verrà intrapresa contro l’autore di Cat Scratch Fever, che ha sottolineato come “non intendesse minacciare nessuno” e le sue fossero “solo metafore” perfettamente comprensibili per le “persone istruite”. Del resto le convention dell’Nra e i comizi del Tea Party pullulano di persone istruite.

Noi preferiamo ricordare Ted Nugent quando cantava quello che resta il pezzo definitivo sul sesso con le minorenni insieme a Love At First Feel e Rock Queen:

16 commenti

Lascia un commento